Brano: [...] inviati al confino o condannati dal Tribunale speciale nel periodo fascista, come pure tutte le persone ritenute responsabili dell’organizzazione degli scioperi e della nascente lotta armata. I lavoratori della Breda, della Pirelli e della Falck pagarono il prezzo più alto: circa 120 arresti nella sola Breda e 60 in ognuna delle altre due aziende; una cinquantina di arresti furono inoltre effettuati, complessivamente, alla Magneti Marelli, alla Ercole Marelli e nelle medie aziende. Libero Baldanza, Luciano Morganti, Daniele Martelosio, Angelo Barbieri, Ercole Bazzoni alla Breda; Michele Levrino, Cesare Lorenzi, Natale Canducci, Empidonio Chendi alla Falck; Tranquillo Lazzari ni, Cesare Ri gol di e Mario Vacchini alla Pirelli; l’ex deputato socialista Umberto Recalcati della Broggi, tutti individuati come organizzatori degli scioperi, furono arrestati insieme a molti altri e deportati nei lager tedeschi, da dove non fecero più ritorno.
Il 10.8.1944, tra le vittime della strage di Piazzale Loreto (v.), erano Giulio Casiraghi e Umberto Fogagnolo[...]
[...] Natale Canducci, Empidonio Chendi alla Falck; Tranquillo Lazzari ni, Cesare Ri gol di e Mario Vacchini alla Pirelli; l’ex deputato socialista Umberto Recalcati della Broggi, tutti individuati come organizzatori degli scioperi, furono arrestati insieme a molti altri e deportati nei lager tedeschi, da dove non fecero più ritorno.
Il 10.8.1944, tra le vittime della strage di Piazzale Loreto (v.), erano Giulio Casiraghi e Umberto Fogagnolo della Ercole Marelli, Libero Temolo ed Eraldo Soncini della Pirelli, e ancora i sestesi Renzo Del Riccio e Domenico Fiorani (v.). All'indomani della strage, i lavoratori della Pirelli e della Breda scesero in sciopero di protesta e, alla Pirelli, i nazifascisti effettuarono ancora 50 arresti.
Dopo il marzo 1944, comunque, la strategia imperniata sui grandi scioperi era mutata, essendo diventata questa forma di lotta meno efficace
a causa delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime che già impedivano di fatto la produzione. I lavoratori sestesi continuarono tuttavia ad attuare scioperi di re[...]
[...] ben 164 lavoratori. Scioperi parziali si susseguirono fino alla vigilia dell'insurrezione. Il 12.4.1945 ebbe inizio l’ondata degli scioperi insurrezionali che si concluse il 25 aprile. In quell'occasione, le Brigate Garibaldi S.A.P. attuarono una vasta campagna di orientamento politico tramite comizi che, sotto la protezione di squadre armate, si tennero nelle mense aziendali e anche all'aperto. Al termine di uno di questi comizi, svoltosi alla Ercole Marelli, si ebbe uno scontro armato fra operai e nazifascisti che, seduta stante, passarono per le armi il giovane garibaldino della Falck Pierino Pelucchi.
Lo sciopero generale insurrezionale concluse una fase di circa diciotto mesi di agitazioni continue, durante i quali oltre mille lavoratori delle fabbriche sestesi erano stati arrestati: più di 350 alla Breda, altrettanti alla Pirelli, oltre 150 alla Falck, poco meno di 50 alla Ercole Marelli e alla Magneti Marelli, altre decine delle medie e piccole fabbriche. Complessivamente oltre 700 lavoratori di aziende sestesi furono inviati nei campi di sterminio e di lavoro in Germania, a Bolzano e a Fossoli: di questi, ben 250 lasciarono la vita nei lager.
L’azione delle S.A.P.
Con gli arresti dei gappisti avvenuti a fine febbraio del 1944 la lotta armata subì una stasi, ma dopo il riuscito sciopero generale del marzo, effettuato peraltro senza la copertura delle squadre di difesa, si cercò di rilanciare la lotta armata a livello di massa, con obiettivi politici e militari. La fo[...]
[...]squarciagomme) restavano affidate alle altre squadre.
Primi fra le forze politiche milanesi, i comunisti di Sesto costituirono le loro S.A.P. che, nell'aprile 1944, avevano già raggiunto la forza complessiva di circa 700 membri. Le squadre sorsero tra i lavoratori delle aziende e ben presto proliferarono, costituendo numerosi distaccamenti. Nell aprile 1944 operavano S.A.P. alla Magneti Marelli N di Crescenzago, alla Pirelli, alla Breda, alla Ercole Marelli e alla Magneti Marelli di Sesto San Giovanni. Queste forze continuarono a crescere numericamente fino a costituirsi, nell’agosto 1944, in Brigate: la 107a alla Pirelli (con 75 squadre); la 108a alla Breda (con 39 squadre); la 184a alla Falck (con 7 squadre); la 109a alla Ercole Marelli (con 20 squadre), presente anche alla Magneti Marelli (con 10 squadre). Complessivamente erano già oltre 600 elementi, ma al 30.9.1944 i membri delS.A.P. erano ulteriormente saliti a 1.180 e all'incirca lo stesso numero saranno al 30 novembre (1.189). Nell’ottobre 1944 venne costituito a Sesto un Comando di raggruppamento S.A.P., alla cui testa fu designato Vinicio Franchini (v.), già comandante della 110a Brigata Garibaldi S.A.P. “Beppe”.
Qualche settimana prima della Liberazione, dallo sdoppiamento della 109a Brigata Garibaldi S.A.P. “Giulio Casiraghi” della Ercole Marelli nasceva la 1[...]
[...]a al 30.9.1944 i membri delS.A.P. erano ulteriormente saliti a 1.180 e all'incirca lo stesso numero saranno al 30 novembre (1.189). Nell’ottobre 1944 venne costituito a Sesto un Comando di raggruppamento S.A.P., alla cui testa fu designato Vinicio Franchini (v.), già comandante della 110a Brigata Garibaldi S.A.P. “Beppe”.
Qualche settimana prima della Liberazione, dallo sdoppiamento della 109a Brigata Garibaldi S.A.P. “Giulio Casiraghi” della Ercole Marelli nasceva la 129a Brigata “Carlo Mendel” della Magneti Marelli. I lavoratori della Falck rafforzavano la 184a Brigata S.A.P. “Bruno Migliorini”. Alla Breda, dalla 108a Brigata Garibaldi S.A.P. “Daniele Martelosio” na
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